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JOURNALING – cosa scrivere nel diario

Mi sono ricordata di quando volevo tenere un diario, ma non sapevo cosa scrivere nel diario. Vedevo gli altri averne, ne compravo di carini ma dopo due pagine abbandonavo. Non sapevo cosa scrivere né avevo più voglia di farlo. Mi sembrava banale scrivere che cosa ho fatto e scrivere i pensieri troppo complicato.
Poi provavo a organizzarlo, dividerlo, a tenerlo carino – poi ho capito il segreto per finire un diario – non organizzarlo.

Con tutto il perfezionismo che c’è in noi e che vogliamo mostrare quotidianamente – non sarebbe bello avere un posto dove non dover essere perfetti?

Averlo appunto organizzato in un certo modo era come un blocco, e per non rovinare l’ordine o il senso – non scrivevo finché lo abbandonavo completamente e così con molteplici diari – non sono mai riuscita a usare effettivamente un diario fino a questo quando l’ho usato così com’è – pagina dopo pagina – non importa l’argomento che sia un’idea, una frase o il piano per la giornata.

Il perfezionismo spesso ci controlla e non ci lascia fare, ci blocca – secondo me non ci si dovrebbero porre delle regole riguardo il journaling: quando scrivere, quante volte – quando e come vuoi.

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Questo nell’immagine sopra l’ho usato per 2 anni – c’è tutta la mia trasformazione – l’altro giorno lo riguardavo ed è stato molto interessante leggere il percorso che ho fatto e leggere che cosa mi ha portata fin qui, e vedere come si sono connessi i puntini.

E volevo condividere che cosa ho scritto per capire cosa volevo fare nella vita, per raggiungere gli obiettivi, per avere più chiarezza mentale e organizzazione e per migliorare la mia vita.

Scriversi i desideri – per esempio i 150 desideri. Si tratta di scriverne 150 per poi cancellarne 49 per arrivare a 101 desideri. Io ne ho scritti 44 e sono già tanti – quando cominci a scriverli ti rendi conto che non è facile andare oltre i 7/8 desideri – che una persona nella media ha – bisogna proprio impegnarsi, scavare e andare oltre ai limiti, essere onesti e avere il coraggio di ammettere i propri sogni.

Spesso sono lì, ma facciamo finta che non ci siano perché convinti di non poterli raggiungere – e per non restare delusi non li diciamo mai a voce alta e nemmeno a noi stessi.

Dunque i desideri andrebbero scritti in forma positiva cominciando con “Io voglio…”. Devono riguardare solo voi stessi non gli altri, niente negazioni, devono essere brevi e precisi niente poemi. E giustamente andrebbero letti ogni tanto.

Ve nescrivo qualcuno dei miei – più della metà si sono avverati – li ho scritti a fine dicembre del 2018 – alcuni non sono più validi non mi interessano più, quindi li ho cancellati. Dunque man mano che si avverano potete tirarci su una linea. E man mano che ne avete altri li aggiungete – quindi è qualcosa che continua sempre non ha una scadenza.

Dunque…
– Io voglio trovare il mio stile
– Io voglio avere la mia casa
– Io voglio essere perfettamente in salute
– Io voglio imparare a cucinare bene
– Io voglio bere più acqua
– Io voglio viaggiare di più in Italia – speriamo l’anno prossimo
– Io voglio apprezzare quello che ho
– Io voglio crescere i miei pomodori e cetrioli – non ancora ma arriverà il giorno
– Io voglio parlare alle università – e qui non avevo nemmeno un blog, ma di cosa volevo parlare alle università? Il punto è che non avevo ancora idea ma volevo un giorno avere di cosa – e il fatto è che è successo di meglio ho fatto un TED talk.

 

A cosa serve e perché funziona.
Serve intanto per analizzarsi, per dedicare del tempo a pensare a noi. Funziona perché ti concentri su questi desideri – e sapere cosa si vuole è già tanto – e una volta che sai – le decisioni che prendi sono in linea con i desideri. Se ti poni come obiettivo di comprarti la casa entro fine anno – non ti compri la macchina. E quando ci arrivano le occasioni, le opportunità, le vediamo e siamo in grado di coglierle.

Che cosa piace e non piace – che cosa piace fare, cosa fa sentire bene e cosa no, in generale, riguardante qualsiasi cosa.

Io per esempio avevo scritto guardare video YT, organizzare, organizzare eventi, usare la creatività, socializzare, fotografare…

Al momento pensavo non servisse a nulla e invece mi è servito per far chiarezza per me che è ciò che mi piaceva fare.

E cosa non piace.
– L’unica cosa che ho scritto è non lavorare in ufficio.

Che cosa voglio e non voglio è diverso dai 150 desideri perché non si tratta di oggetti ma più della vita in generale. Io ho cominciato con i non voglio, per esempio:
Non voglio aspettare la pensione per godermi la vita;
Non voglio essere controllata dalla paura.

E quindi cosa voglio?

– Voglio essere indipendente.
– Voglio decidere per la mia vita.
– E voglio godermi il viaggio.

Il giorno perfetto – come sarebbe un giorno perfetto:
Non avere paura di immaginarlo altrimenti non succederà mai. Il giorno perfetto che ho immaginato io quasi 2 anni fa e che non era minimamente reale – è quasi realtà – tranne il fatto di lavorare 6 ore al giorno, lavoro moooolto di più ma sono felice di farlo.

• Obiettivi per i prossimi 2-3 anni – obiettivi grandi ma fattibili:

A me non piacciono gli obiettivi a 5 – 10 anni, quelli sono più sogni che obiettivi, va bene avere un’idea generale ma ci sono troppe variabili e a me piace avere la libertà di cambiare.
Obiettivi per me sono dei sogni ma con un piano a cui stiamo lavorando.

• Obiettivi a 1 anno – Quindi degli obiettivi più piccoli, che cosa potresti fare – per ottenere il cambiamento desiderato o per poter poi raggiungere gli obiettivi più a lungo termine.
Per esempio un mio obiettivo era aprire un locale quindi come obiettivo a breve era fare il corso obbligatorio e fare il business plan.

• Obiettivi a 2-3 mesi – di nuovo obiettivi a sé che si possono raggiungere o obiettivi piccoli che servono per raggiungere quelli grandi. Può essere fare un corso, leggere 5 libri, creare un blog – per chi è interessato trovate qui come l’ho creato io e per creare una community interessata al mondo online ho creato anche la pagina Instagram dedicata – si chiama @creailtuospazio.

• Il piano per raggiungere gli obiettivi sopra – può essere generale, non deve essere super dettagliato ma usare delle scadenze e dei numeri che si desiderano raggiungere – anche se al momento sembrano impossibili non importa potete anche esagerare.

• Fare le “to do list” – quindi i piani quotidiani – le cose da fare per la giornata.
Io preferisco farlo la sera, perché se lo facessi al mattino non scriverei niente anzi scriverei tornare a letto, mentre la sera sono piena di speranza per il giorno dopo. Comunque non faccio il piano sempre ma spesso, sia per non dimenticare certe cose, per non doverle ricordare e quindi liberare la mente, per essere determinata e focalizzata e anche per fare la spunta a fine giornata.

• Affermazioni positive – una volta capito cosa si vuole, usare le affermazioni per cancellare i limiti ed i blocchi, per motivarsi, per restare positivi. C’è un video dedicato alle affermazioni sul mio canale – lo trovi qui:

 

Un’affermazione che mi piace molto è “Io ho tutto ciò di cui ho bisogno per avere successo” ed è quella che mi ha aiutata molto. Quindi sono frasi che ci danno coraggio.
Altri 2 esempi:
Io creo la mia realtà;
Accetto solo positività nella mia vita – questa è una decisione.

È ultimo punto scriversi i pensieri – non della serie “Caro diario”… ma quelle realizzazioni che a volte succedono, o frasi utili che sentiamo o leggiamo, qualcosa di importante che qualcuno ci ha detto. Pensiamo di ricordarci tutto ciò ma non è così, a volte un pensiero o una frase può avere più senso letta dopo 1 o 6 mesi.

Spero di averti dato ispirazione per cosa scrivere nel diario. Non aspettare – scrivi.

Commenti

2 Comments

  1. Claudia 19 Luglio 2021 at 11:31 - Reply

    Ciao Irina! Ho provato ad avere un journal ma mi rendevo conto che avevo paura di scrivere ciò che volevo, mi vergognavo a rileggermi, come se quello che scrivevo dovesse poi essere valutato da qualcuno, essere giudicato. E mi ritrovavo a giudicarlo io per prima. Probabilmente questo è dato dal fatto di essere troppo rigidi con se stessi. Consigli su come superare questo problema?

  2. Karin Bonazza 21 Febbraio 2022 at 21:39 - Reply

    Ciao Irina, grazie per questo post. Mi ispira mto la cosa dei 150 desideri. Da domani proverò a farlo anch’io. Ti avevo vista su YouTube e ho iniziato a seguirti.
    Sei molto chiara nelle spiegazioni. Rendi tutto molto più semplice ciò che per me è complicato. Anche se penso che sono io a rendere molto spesso le cose complicate.

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